L’opinione sportiva di Stefano Villa: COME ENZO MARESCA HA RICOSTRUITO IL CHELSEA

Il tecnico italiano, arrivato tra lo scetticismo generale, ha saputo riportare in alto il club londinese.

Quando Enzo Maresca è arrivato a Londra, il Chelsea è in pieno caos. Nella stagione precedente i Blues sono arrivati sesti in Premier League senza conquistare trofei e con una Conference League da giocare che sembra più una condanna che un obiettivo.

Non ci sono promesse, solo idee chiare nella mente del tecnico italiano: via i nomi altisonanti e al loro posto giovani con voglia di emergere, freschezza e fame vera. Non servono campioni da copertina, serve costruire una vera identità.

Poco più di un anno dopo, accade l’impossibile. Una settimana fa, il 13 luglio 2025, il Chelsea diventa campione del mondo rifilando un 3-0 netto al Paris Saint-Germain campione d’Europa, un dominio assoluto. Non è un episodio fortuito come molti possono pensare, è una vera e propria lezione di calcio.

Nel mezzo, un quarto posto che regala la qualificazione in Champions League e una Conference League vinta con autorità.
Ma soprattutto, una mentalità completamente rinnovata perché grazie a Maresca il Chelsea è tornato a essere una squadra feroce e capace di sorprendere.

E pensare che, solo quattro anni fa, in Italia lo avevano cacciato dopo sole 13 giornate di Serie B. 13 giornate, e niente pazienza.
A Londra gli hanno dato fiducia e lui ha risposto costruendo qualcosa che nessuno aveva mai visto prima non seguendo mode passeggere o ingaggiando nomi altisonanti, ha puntato sul gruppo scegliendo il coraggio di osare e la freschezza della gioventù.

Oggi il Chelsea è sul tetto del mondo e Enzo Maresca è diventato il simbolo della sua rinascita.
A volta basta credere davvero in qualcosa, perché le rivoluzioni sono fatte di idee e non di figurine che scendono in campo.

Maresca ci ha mostrato che il calcio, quando è nelle mani di chi lo ama, è ancora capace di meravigliare. 

Stefano Villa – reporter cooperator

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