La storia di un gruppo di ragazzi capace di vincere in un momento storico difficile e contro tutto lo stadio: la Grecia di Otto Rehhagel.
Stadio Da Luz, Lisbona. Domenica 4 luglio 2004. Nella cornice portoghese va in scena la finale del campionato Europeo tra la fortissima formazione di casane la Grecia, outsider in tutto e per tutto pronta a giocarsi le sue carte senza nulla da perdere.
Stando ai pronostici della vigilia non c’è storia: il Portogallo può contare su Luis Figo, Rui Costa, Deco, Ricardo Carvalho e sul giovanissimo Cristiano Ronaldo, senza contare il supporto incondizionato del pubblico lusitano pronto a sostenere i ragazzi fino al successo finale. Dall’altra parte la Grecia allenata da Otto Rehhagel è la Cenerentola del torneo arrivata all’ultimo atto con la politica del “primo, non prenderle”. Tattica che userà anche in questa finale.
Fin dai primi minuti il match ha uno spartito ben delineato con il Portogallo che attacca a testa bassa e la Grecia che si difende con ordine. Il fortino ellenico regge e al 12′ della ripresa arriva l’episodio che non ti aspetti: sugli sviluppi di un calcio d’angolo in una delle sporadiche sortite offensive Angelos Charisteas, centravanti greco dal fisico possente, colpisce di testa per il vantaggio che gelo l’Estadio Da Luz.
Dopo la rete subita il Portogallo spinge con maggiore forza senza riuscire a sfondare fino al triplice fischio che fa partire la festa greca. Una squadra che ha saputo soffrire regalando una gioia unica a una nazione in quel momento storico alle prese con una crisi economica durissima. Ancora una volta Davide ha battuto Golia.
Con il Maracanazo del 1950 quella dei greci rimane una delle più grandi imprese nella storia del calcio mondiale, una prova di resilienza straordinaria e la dimostrazione che il talento può essere battuto dallo spirito di sacrificio e dall’organizzazione di una squadra che ha fatto qualcosa di incredibile.
Quel giorno di inizio luglio di oltre vent’anni fa la Grecia ha dimostrato che la realtà può andare oltre ogni tipo di immaginazione. Dopo tutto questo è il bello del calcio.
Stefano Villa – reporter cooperator
L’opinione sportiva di Stefano Villa: CHARISTEAS E QUEL GRUPPO DI GRECI CAMPIONI D’EUROPA
