Mercoledì 25 giugno alle 18:30 nella chiesa di San Filippo Neri di Biella si è celebrata la prima Santa Messa per il triduo della Solenne Consacrazione della Diocesi di Biella al Sacro Cuore di Gesù; a celebrarla è stato Padre Rocco Camillò preposito di Roma , ma all’ altare sono stati presenti anche i sacerdoti filippini, fra cui Padre Fabio De Lorenzo e Padre Luciano Aquadro.





A pronunciare l’ Omelia è stato lo stesso Padre Rocco, che ha esordito ringraziando per essere stato invitato, spiegando che proprio in questa chiesa è stato ordinato sacerdote. Ha poi esortato a lasciarsi guidare dalla Parola di Dio che si legge in questo triduo.


Nel nostro comune linguaggio il cuore è il centro della persona; la devozione al Sacro Cuore di Gesù è saggia, perché ci fa capire i sentimenti e i pensieri di Dio stesso. Dio ha deciso di stringere con Abramo una formale alleanza. Dio sta sempre al passo con l’uomo, cammina con lui. Ma al tramonto del giorno Abramo fu incapace di muoversi e fu preso dal torpore.

Dio è l’autore e la volontà prima dell’ alleanza; Dio è fedele, mentre nella Bibbia a nessun uomo è attribuita la fedeltà. Proprio sulla fedeltà di Dio si fonda la nostra speranza. Il cuore di Gesù ci parla dell’ amore di Dio. Dio non muta seguendo i mutamenti dell’ uomo. Dio è fedele al Suo amore per l’uomo e non si comporta con lui in base ai comportamenti dell’ uomo.

Secondo gli uomini, è giusto ricambiare ciò che si riceve; oltretutto chi riceve uno schiaffo di solito ha il desiderio di restituirne due e questo, quando è applicato su larga scala, porta alle guerre fra i popoli. Noi siamo chiamati a essere discepoli di Gesù, a seguire Lui. Il fine è la carità. Io ricevo Gesù nell’ Eucaristia, non perché me lo meriti, ma perché ho bisogno di riceverlo. Non dobbiamo fare l’errore di attendere la pace dai massimi sistemi, perché non arriverà mai; la pace passa attraverso i cuori. La Santa Messa è proseguita con la liturgia eucaristica e la benedizione Solenne.
Michel Camillo-membro della Redazione
