Nel 325 d.C., l’imperatore Costantino convocò a Nicea, in Asia Minore, i vescovi di tutte le comunità cristiane per cercare una linea comune nella dottrina della Chiesa. Un evento epocale, che segnò l’inizio di un cammino verso l’unità teologica del cristianesimo.
Mille anni dopo — con tutte le dovute proporzioni — un’iniziativa di simile ispirazione, almeno nello spirito, ha preso forma in Piemonte. Alessio Ercoli, già consigliere comunale a Biella e promotore di un ordine del giorno a favore della lingua piemontese approvato dal consiglio, ha intrapreso un meritevole e lodevole tentativo di riunire coloro che sentono viva l’appartenenza alla cultura e all’identità piemontese.
L’incontro si è tenuto sabato 21 giugno presso il Golf Club di Cavaglià, con l’obiettivo di avviare un dialogo tra realtà diverse ma accomunate dalla volontà di preservare e valorizzare le radici linguistiche e culturali del territorio.
La valorizzazione delle radici linguistiche vede Alessio Ercoli,già consigliere comunale di Biella e attualmente nel CDA di Oropa relatore
