Il successo della Spagna agli ultimi Europei, unita al disastro azzurro dell’ultimo periodo, dovrebbe porre l’accento su un dato che manca nel nostro calcio da molto tempo: i tecnici federali.
Sono ancora negli occhi di tutti gli appassionati calcistici le immagini della Spagna campione d’Europa.
Un gruppo di giovani campioni ed elementi di solida esperienza guidati in panchina dal CT Luis De La Fuente, tecnico federale arrivato a guidare la nazionale maggiore dopo una lunga trafila insieme allo zoccolo duro del gruppo ora campione d’Europa.
Infatti ben tredici delle Furie Rosse sono stati allenati da De La Fuente nelle categorie giovanili avendo così il tempo di assimilare i concetti di gioco del tecnico.
Questa però non è l’unica immagine che ricordiamo dell’ultimo Europeo: il disastro della nazionale italiana all’epoca guidata da Luciano Spalletti uscita negli ottavi di finale dopo una gara senza mordente contro la Svizzera ha portato alle solite idee correttive che, come sempre, indicavano l’addio del CT azzurro. I risultati in Nations League hanno ridotto queste voce prima del disastro con la Norvegia che ha portato al suo esonero e al toro sostituto, ma una domanda torna in auge: in Italia dobbiamo tornare ai tecnici federali?
Un ruolo che, paradossalmente, abbiamo introdotto noi con figure come Enzo Bearzot, Azeglio Vicini e Cesare Maldini prima di intraprendere un’altra strada da Giovanni Trapattoni in poi. Sarebbe una buona idea?
Più che tornare ai tecnici federali sarebbe opportuno affidarsi ad una sola idea tattica per tutte le formazioni giovanili che rispecchino il sistema di gioco della nazionale maggiore.
Un progetto che sembrava in procinto di partire nell’agosto 2023 con la ristrutturazione dello staff tecnico di Roberto Mancini, ma il tutto è naufragato pochi giorni dopo con le dimissioni del CT prima del suo passaggio, non indimenticabile, sulla panchina dell’Arabia Saudita.
Con l’arrivo di Spalletti l’idea era stata accantonata, ma questo potrebbe essere il momento giusto per dare una sterzata immediata al nostro calcio che sta vivendo una crisi dalla quale sembra non poter uscire.
Servirebbe progettare più di continuare a cambiare guida tecnica…
Stefano Villa – reporter cooperator
