Ritratti Sportivi di Stefano Villa: TRACY MCGRADY, TALENTO E FOLLIA

Un giocatore spesso sottovalutato ma che per talento è stato uno dei primi della lista. Ecco la storia di T-Mac.

Se esistesse un’ipotetica squadra formata esclusivamente da giocatori che non hanno mai vinto il titolo NBA il ruolo, concetto superato nel basket moderno ma che inseriamo per capire meglio, di guardia andrebbe assegnato a Tracy Lamar McGrady jr, uno dei giocatori più elettrizzanti della NBA di inizio millennio.

Nato a Bartow, Florida, il 24 maggio 1979, McGrady si mette in luce nelle high school approdando in NBA nel 1997 come nona scelta assoluta del Draft. A selezionarlo sono i Toronto Raptors ma la sua prima esperienza sarebbe dovuta essere a Chicago dove il GM Jerry Krause lo voleva fortemente.
Si vocifera che fu imbastito uno scambio per mandare Scottie Pippen a Vancouver in cambio della quarta scelta assoluta che Krause avrebbe usato per McGrady, idea saltata dopo che Jordan minacciò di ritirarsi se l’affare fosse andato in porto.

Dopo tre stagioni in Canada nel 2000 T-Mac passa agli Orlando Magic dove veste la #1 del suo idolo Penny Hardaway. Con i Magic diventa il miglior realizzatore della lega a oltre 32 punti di media, ma in quattro anni non arrivano i risultati sperati e nell’estate 2004 viene scambiato, insieme a Juwan Howard, con gli Houston Rockets.

Il 9 dicembre 2004 va in scena il T-Mac Show quando nel derby con i San Antonio Spurs realizza 13 punti negli ultimi 35 secondi consentendo a Houston di vincere 81-80. Una prova di onnipotenza cestistica che portò al celebre “Do you believe in miracles?” pronunciato da Federico Buffa in telecronaca.

Sei stagioni ai Rockets dove mostra tutto il suo talento offensivo ma viene falcidiato dagli infortuni prima di passare ai New York Knicks dove inizia la sua parabola discendente (nei pochi mesi giocati nella Grande Mela non arriva a 10 punti di media).

Detroit, Atlanta, l’avventura in Cina al Qingdao Doublestar e il breve ritorno in NBA con gli Spurs sono le tappe finali di una carriera che avrebbe meritato una maggiore fortuna.
Il 26 agosto 2013 a 34 anni Tracy McGrady annuncia il ritiro.
Nel 2014 debutta nel mondo del baseball con i Sugar Land Skeeters, ma dopo solo quattro gare termina la sua avventura.

Nel 2017 la Naismith Hall of Fame lo inserisce nell’Arca della Gloria, il giusto riconoscimento per un giocatore che ha fatto vivere sensazioni uniche a tanti amanti del gioco che hanno potuto godere del suo talento offensivo semplicemente straordinario.

Come T-Mac ne abbiamo visti veramente pochi.

Stefano Villa – reporter cooperator

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