Ritratti Sportivi di Stefano Villa: VIRGILIO FOSSATI, L’UOMO DELLE PRIME VOLTE

Un uomo nato per comandare andato incontro a un tragico destino: ecco la storia di Virgilio Fossati.

Virgilio Fossati è stato il primo grande giocatore nella storia dell’Inter, la squadra nata da un distaccamento del Milan che muoveva i primi paddock nel calcio italiano di inizio Novecento.
Centrocampista metodista, Fossati è stato il primo allenatore-giocatore della storica nerazzurra e il secondo capitano della neonata società meneghina. Ma andiamo con ordine.

Nato a Milano il 3 gennaio 1891, Virgilio Fossati cresce e diventa calciatore quasi per caso, ma le sue doti di leadership e un senso tattico fuori dal comune per l’epoca lo portano a debuttare in Serie A nel 1909, appena diciottenne.
È l’anno in cui l’Inter conquista il suo primo Scudetto battendo la Pro Vercelli, autentica corazzata dell’epoca.

Fossati è stato anche il primo interista a indossare la maglia della nazionale italiana scendendo in campo tra gli undici titolari nel primo storico match della storia azzurra il 15 maggio 1910 contro la Francia. Per lui saranno dodici le apparizioni totali con l’Italia.
La sua avventura interista durerà sei stagioni con novantasette presenze guarnite da quattro gol, ma il primo conflitto mondiale porterà all’inevitabile stop dei campionati.

Quando nasci per comandare non importa il contesto, la leadership viene fuori: entrato nell’esercito da Sottotenente, Fossati viene nominato dopo pochi mesi Capitano ma il destino ha preparato per lui una fine beffarda.
Il giorno di Natale del 1916 l’esercito austriaco lo intercetta lungo il confine nordorientale, a Monfalcone, e lo uccide senza pietà a soli venticinque anni.

Anche il fratello Giuseppe, di tre anni più giovane, indosserà la maglia dell’Inter per quarantatré volte senza però lasciare il segno.
Virgilio Fossati è stato il primo mito nerazzurro, un uomo che avrebbe potuto dare ancora molto alla causa interista. La Guerra non l’ha risparmiato, è morto per difendere il proprio paese come un vero eroe che, a distanza di quasi un secolo, rimane nella memoria di tutti gli amanti del calcio.

Stefano Villa – reporter cooperator

Lascia un commento