L’opinione sportiva di Stefano Villa: LA TRISTE PARABOLA DEL TUCU CORREA


Da potenziale talento a giocatore incompiuto: ecco la rapida discesa agli inferi di Joaquin Correa.

Non dev’essere facile confermare le attese, specialmente quando le aspettative intorno alla tua figura sono altissime: proprio in questi casi la pressione può giocare dei brutti scherzi. Lo sa molto bene Joaquin Correa, attaccante argentino che nelle ultime stagioni ha vissuto una parabola discendente difficile da spiegare.

Torniamo con la mente all’estate 2021: l’Inter annuncia Simone Inzaghi come nuova guida tecnica e il neo allenatore nerazzurro decide di portarsi da Roma Correa, attaccante che con la Lazio aveva fatto vedere ottime cose con il fratello di Pippo in panchina. Per strapparlo ai biancocelesti l’allora presidente interista Steven Zhang stacca un assegno da 31 milioni di euro, un investimento importante.

L’inizio è di quelli che non si dimenticano visto che Correa entra nel secondo tempo della sfida con il Verona e la decide con una doppietta. L’Inter sembra aver trovato il nuovo centravanti per la svolta, ma non è tutto oro quel che luccica. 

Una serie di infortuni, uniti a prestazioni da dimenticare, fanno uscire il Tucu dai radar interisti con il pubblico di San Siro che non gli risparmia sonori fischi. Da quel momento in poi è una slavina negativa che porta la punta argentina ad emigrare verso Marsiglia prima e nuovamente in nerazzurro poi, sempre senza successo.

Eppure il talento non manca a Correa che il CT Scaloni aveva inserito nella lista dei convocati per la spedizione vincente in Qatar nel 2022 prima che l’ennesimo infortunio muscolare lo estromise privandogli quella grande gioia.

La rete nei quarti di finale della Champions League 2022 contro il Benfica rimane l’highlight più luminoso della sua esperienza interista, un breve lampo di classe in una tempesta di prove insufficienti che fanno aumentare il rimpianto di chi l’ha voluto fortemente a Milano, quel Simone Inzaghi che ha creduto più di tutti nel suo talento.

Arrivato tra le urla festanti e tra pochi mesi se ne andrà per scadenza di contratto nell’indifferenza generale degli stessi tifosi che quattro anni prima lo accolsero festanti.

Non dev’essere stato facile per Joaquin Correa, un giocatore che ha avuto le stelle contro.

Stefano Villa – reporter cooperator

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