Ritratti Sportivi di Stefano Villa: ADRIANO PANATTA, GENIO E SREGOLATEZZA


Adriano Panatta ha avuto un ruolo di primo piano nella storia del tennis nostrano. Ecco la storia di uno dei componenti della squadra vincitrice in Coppa Davis nel 1976.

Sarti-Burgnich-Facchetti, Zoff-Scirea-Cabrini, Buffon-Barzagli-Chiellini: ci sono alcune formazioni che entrano nell’immaginario collettivo e possono essere recitate come un mantra. Per gli appassionati di tennis un classico esempio di questo tipo è il quartetto Panatta-Bertolucci-Barazzutti-Zugarelli, la formazione che ha vinto la Coppa Davis nel 1976 regalando il primo successo agli Azzurri.

Il giocatore di maggior talento di quella squadra era senza dubbio Adriano Panatta, romano classe 1950.
Un tennista dalla classe sopraffina che peccava di continuità, ma questo non gli ha impedito di togliersi grandi soddisfazioni. Il 1976 è il suo anno di gloria: oltre alla Coppa Davis Panatta vince gli Internazionali d’Italia e il Roland Garros, successi che gli valgono il quarto posto nella classifica ATP, il suo miglior risultato di sempre.

Protagonista in campo e fuori, Panatta rientra nella categoria dei tennisti italiani migliori di tutta la storia, contribuendo in maniera decisiva a far crescere tutto il movimento, passato da sport d’élite a fenomeno di massa.

Amato da tutti gli appassionati di sport italiano, Adriano Panatta si ritira nel 1983. Le sue battaglie con lo svedese Bjorn Borg sono entrate nella leggenda, due campioni assoluti della racchetta con diversi punti in comune, perfino una donna come Loredana Bertè. Il suo ciuffo, sempre in ordine, è stato un must degli anni ’70.

Stefano Villa – reporter cooperator

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