Quando nella vita ritrovarsi a riflettere di che cosa ci è stato insegnato a scuola di religione.
La storia della Bibbia come significato di chi siamo, ma soprattutto chi erano i personaggi che hanno valicato le profezie di come erano stati creati e quindi, come di loro si fosse potuto arrivare ai giorni nostri.
Destinazione unica dove il territorio kurdo di Doğubeyazıt, enclave turca ai confini dell’Armenia dove poter contattare il giusto personaggio per organizzare la spedizione sulla cima del monte Ararat, dove, come si racconta nelle antiche scritture approdò l’arca di Noè.
Con un volo da Bergamo a Van, regione della Turkya sul lago omonimo, dove si trova la chiesa bizantina armena di Akdamar (Cattedrale della Santa Croce) che risale alle vestigia dell’antica Armenia.

Dopo le vicissitudini storiche dell’Armenia con il regno dell’Anatolia la chiesa è vietata alle visite del popolo armeno.

Escursione alla ricerca dell’arca di Noè che si fermò a NUHUM GEMISI, al recedere delle acque, Noè e la sua famiglia scesero dalla montagna verso la fertile pianura di Iğdır. Fu scoperta da un pastore kurdo di nome Reshit Sarihan nel 1948. Rientrando alla base, squadre di portatori di Doğubeyazıt (consiglio) da visitareè Gürbulak, un villaggio dell’est della Turchia, che si trova al confine di Stato con l’Iran. Decine di km di camion in doppia/tripla fila attendere il permesso per attraversare il confine con il continente Asia, lo stato dell’Iran.

File incessanti di muli che attraversano il confine abusivamente per recarsi al villaggio iraniano di Bazargan, 6 km circa di là del confine turco, perché la benzina in Iran costa 0.50 €uro al litro, mentre in Turkya € 3.50 al lt. La serata rientro a Doğubeyazıt per il giorno dopo, serata indimenticabile sulla via principale ad assaporare il delizioso tè con la cittadinanza del centro paese, quindi partenza per il campo base a 2000 mt sul pendio del monte Ararat.

Al mattino seguente partenza dai 1000 mt di altitudine tutta la squadra della spedizione provvede a dedicarci la guida che inizia il sentiero per raggiungere il primo accampamento curdo a 2000 mt, dove incontriamo famiglie che dal mese di Aprile/Ottobre (di ogni anno) si sposta per allevare il bestiame in quanto acqua e pascoli sono uno spettacolo……..abbiamo portato delle medicine perché i bambini soffrono a quel livello l’eccessivo pallore che può essere la spia di una carenza di ferro o di anemia, con le vitamine a seguito io e Nerina le lasciammo alla mamma che ci ha fornito una degustazione di tè curdo, ottimo!
2 ore di Cammino, seguiti dai muli stracarichi per il trasporto delle tende di accampamento, arriviamo a 3000 mt dove il cuoco si è dimostrato un vero chef di alta classe, inizia con te alla curda, fichi secchi e frutta secca candita.

Giorno dopo partenza per arrivare al campo 4000 mt; sassaia per mancanza di pascoli e improvviso temporale con l’immediato rifugio in tenda su cui una tempestata ricopriva di 30 cm di ghiaccio. Notte con una stellata da presepio natalizio, stelle di ogni splendore e galassia celeste, a mezzanotte partenza per il grande evento della vetta………mt 5137, cima della montagna biblica dell’arca perduta, il Monte Ararat.

Torcia frontale ad ognuno di noi e scavalcare la sassaia per affrontare il camminamento della parte innevata di cui la montagna è persistente. Da 4000 mt ai 5000 del pianoro del ghiacciaio, 4 ore di scalata sulle rampe del ghiacciaio con un a temperatura di -20 C°, 500 metri di marcia pianeggiante con Nerina che guidava la spedizione con tutto il gruppo di seguito, giapponesi, indiani, koreani, francesi, russi……..noi due italiani.
Poi affrontare l’ultima salita della cima 5137 mt.

Ore 7.25 del mattino, -27 C° un ciel celeste senza vento. La cima del monte Ararat era stata la più bella destinazione dell’esperienza di viaggio alla ricerca delle Arca di Noè, visione panoramica inaudita delle città di Trebisond, Batumi, Yerevan, Iran e Anatolia, racconto biblico della grande imbarcazione costruita su indicazione divina da Noè per sfuggire al diluvio universale, per preservare la specie umana e gli altri esseri viventi.

