Ritratti Sportivi di Stefano Villa: RUI COSTA, IL PORTOGHESE MALINCONICO

Uno degli ultimi grandi trequartisti del calcio italiano, un ruolo oggi visto come fumo negli occhi dalle imposizioni tattiche. Ecco il Ritratto Sportivo di Manuel Rui Costa.

Vederlo giocare in campo dava sensazioni contrastanti: da un lato era lecito attendersi una giocata che cambiava lo spartito della partita, dall’altro per lunghi tratti del match sembrava estraniarsi con fare malinconico. Esattamente come le sonorità del Fado, la musica portoghese che rispecchia alla perfezione il calcio di Manuel Rui Costa.

Un ragazzo scoperto dal leggendario Eusebio che ha sempre avuto dentro di sé un qualcosa che lo faceva differenziare dalla massa e che l’ha portato ad essere un elemento importante del Benfica fin dalla giovanissima età.

Nel 1994 lo sbarco in Italia a Firenze fortemente voluto dal presidente Vittorio Cecchi Gori che vuole far tornare grande la Fiorentina e ha visto nel trequartista portoghese il giocatore giusto per fare il salto di qualità.
Quella che nasce tra lui e la città non è una semplice storia d’amore, è qualcosa di molto più grande che l’accompagnerà per tutta la permanenza in viola, otto stagioni dove è il perfetto elemento di raccordo e fantasia necessario per far esaltare un centravanti straordinario come Gabriel Omar Batistuta.

Rui Costa diventa capitano della Fiorentina che disputa la Champions League nel 2000 e che conquista la Coppa Italia l’anno seguente, ma quella gioia sarà anche l’ultima immagine della sua avventura toscana.
Il crac finanziario del club viola lo porta a fare le valigie per approdare al Milan in cambio di 85 miliardi di lire, un salto di qualità per Rui Costa che però lascia Firenze e i suoi tifosi in lacrime: quella è e sarà sempre casa sua.

Nei cinque anni in rossonero vince diversi trofei risultando ancora decisivo prima di tornare dove tutto è iniziato, in patria al Benfica. Con la nazionale portoghese gioca 94 gare segnando 26 reti e rimanendo nell’immaginario collettivo come uno dei giocatori più eleganti di sempre dei lusitani.

Il suo presente è dietro la scrivania nei quadri dirigenziali del Benfica dove ha ottenuto risultati di rilievo, ma Manuel Rui Costa resterà per sempre uno degli ultimi grandi trequartisti nella storia del calcio.

Un ruolo di fantasia, intuizione e perchè no, anche un po’ di malinconia.

Stefano Villa – reporter cooperator

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