Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi è allestita fino al 6 aprile la mostra “I Savoia in cartolina dal 1900 al 1915” promossa dell’Associazione Internazionale Regina Elena e dal Coordinamento sabaudo Di Mara Martellotta.

Premio a Bruna Bertolo
Premio dedicato a Maura Aimar

Si è  aperta oggi un’insolita mostra alla palazzina di Caccia di Stupinigi, quella delle cartoline illustrate dei Savoia, scelte da Pierangelo Calvo, dal titolo “I Savoia in cartolina dal 1900 al 1915,  collocata nel corridoio di Levante della residenza reale. Sarà  aperta fino al 6 aprile prossimo. La scelta della data di apertura il 4 marzo non è  stata casuale, in quanto vi ricorre l’anniversario dello Statuto Albertino.
La cartolina, conosciuta  più semplicemente come “intero postale” per il fatto che veniva venduta con il francobollo già  stampato in alto a destra, fu subito apprezzata  perché questo particolare innovativo velocizzava e semplificava la spedizione.
L’idea rivoluzionaria per i tempi di permettere a tutti, anche alle classi popolari, di poter inviare missive brevi, evitando di acquistare il classico foglio di carta, la busta e il francobollo, sostituiti da un cartoncino già tassato, venne proposta in Prussia dal consigliere delle Poste Heinrich von Stephan nel 1865 al suo stesso governo, che mise da parte il progetto, perché un nutrito corpo di parlamentari conservatori, legati alla ferrea disciplina di stampo militaresco, ritenne offensivo e immorale che missive potessero essere spedite senza la protezione di una busta, quindi alla mercè di chiunque avesse avuto la curiosità  o l’interesse di leggere le frasi scritte su questi piccoli pezzi di cartone senza nessuna protezione; per stimolare la decisione di non adottare l’uso della cartolina alcuni parlamentari lamentavano l’uso di tariffe più alte del solito, cosa peraltro falsa.
Furono le poste viennesi a introdurre l’uso della cartolina, grazie all’iniziativa del professore di Economia all’Accademia Militare teresiana, l’austriaco Emanuel Hermann, che copiò l’idea, avendo assistito nel 1865 alla conferenza postale di Karlsruhe, nel Baden Wurtemmberg, all’esposizione del progetto da parte di Von Stephan.
Il Regno d’Italia introdusse l’intero postale/cartolina nel 1873, per decreto legge n. 1442, cosicché  a partire dal gennaio 1874 gli italiani poterono sperimentare l’utilità del nuovo provvedimento, di cui si stavano dotando tutti gli Stati del mondo.
In Italia la vera rivoluzione artistica avvenne con l’introduzione dell’immagine, che poteva essere un disegno o una fotografia, a seconda del tema scelto dall’editore.
Danesi, con una sua prima serie di cartoline disegnate  e stampate in bianco e nero, aveva di fatto inventato una cultura visiva applicata ad un oggetto postale, simile ai settimanali illustrati. Il successo sarebbe, però, giunto con l’apparizione delle prime cartoline postali con immagini a colori. In Italia molte tipografie esordirono all’unisono, in questo caso concentrandosi  sull’avvenimento più rilevante di quel tiepido ottobre 1896, le nozze del principe di Napoli Vittorio Emanuele, che sarebbe poi diventato sovrano con il titolo di Vittorio Emanuele III, e la principessa Elena del Montenegro, che sarebbero saliti all’altare il 24 dello stesso mese.
Attraverso le immagini stampate sulle cartoline postali del Regno d’Italia sarà possibile, con quelle riportate di Vittorio Emanuele III, ripercorrere le vicende umane, militari, politiche  e dinastiche degli anni da inizio Novecento al 1915: i primi incontri con il presidente della Repubblica francese Loubet, quello con il re Edoardo VII d’Inghilterra, l’incontro in Italia con lo zar di Russia Nicola II, la guerra Italo turca. Esempi dell’iconografia sabauda classica  del tempo sono le splendide raffigurazioni riguardanti il re d’Italia nei suoi molteplici impegni istituzionali, a partire dalla propaganda postale austro tedesca che accomuna le immagini di Francesco Giuseppe e Guglielmo II a quella di Vittorio Emanuele III,  fino ad approdare alla satira che colpirà il monarca sabaudo nel momento in cui rifiuterà di entrare in guerra a fianco delle potenze della Triplice Alleanza, responsabili della prima guerra mondiale e mai amate dal sovrano.
“La mostra – spiega Alberto Casirati, vicepresidente vicario dell’Associazione Internazionale Regina Elena Delegazione Italiana ODV – è  stata allestita dall’Associazione Internazionale Regina Elena, un ente nato in Francia quaranta anni fa che unisce a scopi caritatevoli finalità culturali, e dal Coordinamento sabaudo
Questa mostra ha lo scopo di ricordare un fenomeno comunicativo che è stato molto popolare tra le persone comuni e la famiglia reale sabauda e che serviva non solo ad abbreviare le distanza nel comunicare, ma risultava anche innovativo per il suo carattere  fotografico. D’altronde Vittorio Emanuele III e la regina Elena erano veri amanti della fotografia, per questo amarono le cartoline e sovvenzionarono anche una rivista fotografica a loro coeva. In mostra si potranno ammirare una carrellata di 270 cartoline, per lo più provenienti da collezioni private, illustrate scelte da Pierangelo Calvo, dove le immagini prendono il posto delle parole per comunicare avvenimenti di storia italiana ed europea”.
Alla cerimonia era presente S.A.I.R l’Arciduca Martino d’Austria Este. Ha presenziato la cerimonia di consegna del Premio per la Ricerca Maura Aimar, conferito alla Professoressa  Bruna Bertolo e al Dott. Dino Ramella, il cavalier Pierangelo Calvo. Ha inviato il suo saluto il principe Sergio di Jugoslavia e Milo Ferrua, Vice Presidente dell’Associazione è Presidente del Coordinamento sabaudo.
Diversi i gruppi storici che hanno partecipato alla inaugurazione della mostra, il “Filo della Memoria” de “Il Colibrì Aps” di Buttigliera Alta, i cui revocatori hanno impersonato, tra gli altri, Vittorio Emanuele III e la Regina Elena, il “Conte Occelli di Nichelino”, la cui presidente ha impersonato la regina Margherita, il “Gruppo storico della Fenice” di Pianezza, “Nobiltà sabauda” di Rivoli, “Reali Carabinieri del Pogdora” di Torino e “Ventaglio d’argento” di Torino.

Mara Martellotta – giornalista inviata per contgnews

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