Rifacimento di Via Italia: ma questa totale autoreferenzialità è proprio obbligatoria? Il consigliere Foglio Bonda:”  Io non ho criticato nulla sui lavori, per me la pavimentazione va bene così. Non so a che cosa si riferisca Biassoli quando dice che non ci piacciono le cose che fanno.”  Comunicato Stampa

Sottolineiamo due fatti, entrambi importanti per noi e per il giudizio su questa opera: innanzi tutto, che venga rifatta la pavimentazione di una strada è generalmente una notizia positiva, e Via Italia non fa eccezione. Se i lavori verranno svolti bene, sarà più facile la manutenzione e sarà più facile tenerla pulita. Sotto questo aspetto l’unica attenzione che ci viene da suggerire – ma visti i precedenti del rifacimento della porzione di piazza Vittorio veneto, non siamo ottimisti – è che il coinvolgimento dei commercianti e dei residenti sia capillare, per evitare che i disagi certi superino i vantaggi ipotetici. L’assessore Zappalà per piazza Vittorio Veneto non l’ha fatto, l’assessore Franceschini sarà più sensibile e attento per Via Italia? Lo vedremo.
Ma il secondo fatto inoppugnabile è che – nel mettere mano a uno dei luoghi più esemplari e simbolici di Biella – questa maggioranza ha rifatto esattamente i medesimi errori già compiuti da quella precedente nel caso di piazza Vittorio Veneto. E cioè pensare che basti avere il titolo di “assessore” per capirne qualcosa di urbanistica e di strategie per il futuro della città. Via Italia è così centrale nella esperienza dei biellesi che è sufficiente la chiusura o l’apertura di un singolo negozio per meritare i titoli dei giornali. Ci ricordiamo tutti quanto il progetto “015” aveva interessato e diviso i cittadini. Siamo abituati a misurare la crisi o la ripresa del commercio cittadino dal numero di vetrine vuote della via centrale. E non è venuto in mente a nessuno di chiedere ai cittadini (ma tra i cittadini ci sono fior di studiosi e anche di giovani che avrebbero potuto dire la loro, anche in modo più professionale che davanti al prosecchino al bar) che immagine di Via Italia avrebbero scelto? L’illuminazione decisa a priori, l’arredo urbano ancora da svelare, nulla insomma che aiuti a immaginare qualcosa di nuovo ed accattivante. Guardate il rendering e concorderete con noi. Con tre milioni di euro in meno…
Questa maggioranza, forte della indiscussa vittoria elettorale, ritiene che il voto assegni non solo il potere e il dovere di fare le cose, ma anche il monopolio delle buone idee. Dopo aver inaugurato uno spazio per ora vuoto, che nelle intenzioni di chi ci amministra dovrebbe – per il solo fatto di esistere – diventare l’Agorà della città, la giunta lavorerà in splendida solitudine nell’illusione che rifacendo la pavimentazione della via centrale di Biella, come per miracolo si rilanci il centro cittadino?
Non si vuole chiedere idee e collaborazione alle minoranze, che devono stare al loro posto e non disturbare troppo il manovratore? Si abbia almeno l’intelligenza di confrontarsi con tutti i cittadini, tra i quali anche molti elettori del centro destra avrebbero idee innovative e intriganti per una città che si apre al futuro.

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