L’arte della poetessa lucana Rosetta Irenze come veicolo di emozioni, tra parole e immagini. Articolo di Carmen Piccirillo

Una potente espressione artistica è la poesia. Penetra nel profondo delle emozioni umane, esplicitando pensieri criptici, autentici, incanalati in direzioni sempre nuove, e mai “filtrati”.
La poesia è un importante canale attraverso il quale gli esseri umani si addentrano all’interno dei “paesaggi” dell’esperienza umana, nelle sue gioie, e nelle sue inevitabili vicissitudini, nella luce e nel buio.
Tramite l’arte della poesia, è possibile catturare l’essenza della bellezza, intesa nel senso esteso del termine. E’ un genere letterario che va oltre le convenzioni, e comprende svariatissimi stili, forme, ed esplorazioni tematiche. Trascende i limiti della semplice prosa, intrecciando parole, ritmo, immagini, e creando una composizione di emozioni, esperienze, varie prospettive (…)
Con la poesia, viene espresso il proprio nucleo di verità: è impossibile fingere o inibirsi.
Lo sa bene la poetessa lucana Rosetta Irenze, che, sin da ragazzina, ha messo nero su bianco i suoi pensieri, e le sue sensazioni interiori più intense. Il tutto è divenuto, nel tempo, vera e propria arte, e quindi poesia, molto apprezzata dalla critica e dai lettori.
Nata nell’anno 1956, è appassionata anche di pittura: esplicita, infatti, la sua potente emozionalità attraverso la creazione di opere che hanno ricevuto moltissimi apprezzamenti negli anni.
Di personalità poliedrica, Rosetta Irenze si è dedicata e si dedica ad attività che si correlano all’aiuto verso le persone più bisognose, alla solidarietà. Ama il contatto con la natura, che la distoglie dalla frenesia quotidiana, e la induce a importanti spunti di riflessione: prerogative attraverso le quali trova l’input e l’ispirazione per meditare, per scrivere, e per guardare la vita da svariate angolazioni differenti.
Di animo particolarmente sensibile, e profondo, la poetessa Irenze pone una spiccata attenzione a tutto ciò che la circonda, soprattutto alla sofferenza umana: ha lavorato, per anni, con grande passione, entusiasmo e autentica dedizione, presso l’Aias di Melfi (Potenza), un centro di riabilitazione per ragazzi disabili.
Di recente, ha pubblicato la silloge poetica intitolata “Poesie: essenza, espressione della vita”, che ha riscosso un gran successo. Una parte del ricavato del suo lavoro è stata donata all’Aias: una ulteriore conferma del suo animo delicato e nobile.
“Sono un uragano- scrive la poetessa Irenze dedicando i suoi versi a un ragazzo disabile- ti prego prendimi per mano/ mi guardi da lontano/ curioso e affascinato/ per te sono malato/ sono arrabbiato e triste quando dici che non capisco! Ma io reagisco e mi gestisco/ divento aggressivo ma sono vivo. Son testardo e prepotente quando sto tra tanta gente/ indosso una corazza che posso sembrar pazzo. Son sensibile e profondo/ vivo nel mio mondo/ quel mondo che mi ignora ma che comunque adoro (…)”
Rosetta Irenze è una scrittrice, dunque, che, attraverso la propria anima nobile, si allontana dalle brutture del mondo, dal male, dall’arrivismo, dalla corsa spasmodica all’apparire: predilige l’essenza, l’autenticità, le emozioni, e l’ascolto attento sia verso sé stessa, che verso gli altri.
Attraverso l’arte, ha veicolato e veicola messaggi importanti, attraverso i quali chi legge, e chi ne coglie il senso più profondo, può riflettere ampiamente. E’ questa una delle prerogative vincenti della cultura.

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