la memoria degli alpini nella Campagna di Russia

La terza e la quarta settimana di gennaio quando le temperature sono rigide e l’inverno si manifesta da sempre sono il panorama che al Corpo degli Alpini ricorda ciò che avvenne più di 80 anni fa nelle gelide steppe russe. 227.000 uomini facenti parte del Corpo d’Armata italiano (Armir) impegnati in una battaglia che decise i destini del secondo conflitto mondiale sul fronte Orientale. Il Corpo d’Armata Alpino composto dalle divisioni Julia, Tridentina e Cuneense lottò contro forze soverchianti e contro l’avversità di un clima particolarmente impietoso per poter tornare in Italia a riabbracciare i propri cari. Furono scritte pagine di gloria, di impegno che diedero l’appellativo a quei militari di compiere lo straordinario come fosse l’ordinario. La follia di quel conflitto non fece però perdere a quei ragazzi il loro coraggio, la loro abnegazione, il loro impegno e l’attaccamento a quei valori che hanno sempre contraddistinto il Corpo degli Alpini. Nikolajewka (26 gennaio) ne fu il simbolo indissolubile, riuscirono a spezzare l’accerchiamento e con la forza di volontà a raggiungere l’obiettivo del ritorno a baita. 74.800 uomini chiusero la loro esperienza terrena su quelle terre. A loro dobbiamo il ricordo e la memoria rappresentano il nostro Dna alpino

Marco Fulcheri – Presidente Ana Biella



Domenica scorsa a Cuneo il ricordo della Cuneense

Domenica 19 Gennaio la sezione di Biella degli Alpini era presente a Cuneo per ricordare il sacrificio della Cuneense durante la ritirata di Russia nel secondo conflitto mondiale. Il tempo inclemente sembrava essere testimone di quei fatti occorsi 82 anni fa. La tre giorni di celebrazioni solenni per l’anniversario di Nowo Postojalowka, battaglia avvenuta in Russia nel gennaio del 1943 con il sacrificio degli Alpini della Cuneense ha avuto il suo clou domenica mattina con l’alzabandiera,la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti alla presenza di autorità civili e militari. A far cornice numerosi gonfaloni delle città della provincia di Cuneo, vessilli delle associazioni d’arma, quelli delle Sezioni del Piemonte affiancati dai gagliardetti dei gruppi. Presente il Labaro Nazionale scortato dal Presidente Nazionale. Durante le orazioni ufficiali il comandante della Brigata Alpina Taurinense Gen. David Colussi ha portato il saluto alla città e alla sezione del comandante Truppe Alpini Gen. Michele Risi garantendo di fatto la continuità tra le truppe alpine e il territorio di origine. La sfilata per le vie della città ha raggiunto poi il Duomo dove il vescovo Monsignor Piero Delbosco durante la SS. Messa ha benedetto l’icona raffigurante la Madonna de Don. L’ammaina bandiera ha concluso, come di consueto, la manifestazione.

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