Questa mattina, 19 gennaio 2025, la Città di Biella ha celebrato con solennità la festa di San Sebastiano, patrono degli agenti della Polizia Locale. La funzione eucaristica, svoltasi presso la chiesa di San Sebastiano, è stata celebrata dal Vescovo Roberto Farinella, il quale, nel suo messaggio, ha messo in luce la figura del Santo e il valore del servizio svolto quotidianamente dagli agenti a tutela della comunità.
Con il Signor Prefetto erano presenti il Sindaco di Biella e il Presidente del Consiglio Comunale, con assessori comunali, insieme ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine della Provincia e della Regione.
Dopo i tradizionali e accoglienti saluti del Padre Guardiano fra Oscar la Santa Messa Solenne ha visto la presenza del Vescovo di Biella monsignor Roberto Farinella che nell’omelia ha detto : “Celebriamo la memoria di San Sebastiano, un martire che ha testimoniato con la sua vita e il suo coraggio la fedeltà a Cristo, anche di fronte alle più dure prove. La sua figura, radicata nella storia della Chiesa di Roma, ci parla di una fede vissuta senza compromessi, un esempio luminoso per tutti noi.
San Sebastiano, membro dei pretoriani al servizio dell’imperatore Diocleziano, era cristiano fin dalla nascita. Nonostante il contesto ostile, non nascose mai la sua fede, ma la visse con determinazione, portando conforto ai cristiani perseguitati. Il suo ruolo lo metteva in una posizione privilegiata, ma non esitò a rischiare tutto per amore di Cristo.
Quando fu scoperto e denunciato, fu condannato al supplizio delle frecce. Ne uscì vivo, segno tangibile che la vita cristiana, anche se colpita, non può essere distrutta. Dopo essere stato guarito, si presentò nuovamente a Diocleziano, non per vendetta, ma per esortarlo alla verità e alla giustizia. Questa testimonianza gli costò la vita: fu flagellato a morte e gettato nella Cloaca Massima, ma le sue spoglie furono ritrovate e oggi sono venerate dai fedeli.Il Vangelo di Oggi , che ci narra del primo segno compiuto da Gesù a Cana, illumina la vita di San Sebastiano. A Cana, l’acqua viene trasformata in vino, un segno del potere trasformante dell’amore di Dio. Sebastiano, con la sua fede e il suo sacrificio, è stato strumento di questa trasformazione divina. Ha reso visibile l’amore di Dio nella sua capacità di affrontare il male con coraggio e di sostenere i fratelli nella sofferenza. ”
Come Maria a Cana, Sebastiano ci insegna a dire “sì” a Dio, anche quando questo comporta difficoltà. La sua vita è un segno di speranza: ci ricorda che la grazia di Dio può trasformare anche le situazioni più difficili in occasione di testimonianza e di vittoria della vita sulla morte.
Fratelli e sorelle, lasciamoci ispirare dall’esempio di San Sebastiano. Come lui, viviamo con coraggio la nostra fede, confidando che Cristo è sempre con noi, pronto a trasformare la nostra fragilità in forza e la nostra sofferenza in gloria.
La liturgia eucaristica ha visto centrale la preghiera della Polizia Municipale che ogni giorno si impegna al servizio della collettività.
Direzione – Emanuele Dondolin






















