Una vita sui parquet di tutta Italia a collezionare titoli e record. Dino Meneghin è un pilastro della pallacanestro italiana.
Essere nella Hall of Fame di Springfield senza aver giocato un solo minuto in NBA, un qualcosa che può accadere soltanto ai più grandi. Dino Meneghin rientra certamente in questa categoria.
E pensare che Dino, unico giocatore italiano a ricevere questo riconoscimento, non doveva nemmeno giocare a basket.
Il suo primo sport è il lancio del peso, ma Dino non si è mai emozionato a questa disciplina: per far terminare prima gli allenamenti picchiava il peso nel terreno per fare diversi buchi.
Il basket entra nella sua vita da ragazzo e fin da subito è amore a prima vista.
Con Varese scrive la storia di questo sport con dieci finali consecutive di Coppa dei Campioni, oltre a vari titoli in Italia.
Una serie di successi che poteva interrompersi a metà anni ’70 quando Meneghin poteva sbarcare in America grazie all’interesse degli Atlanta Hawks prima e dei New York Knicks in seguito, ma i tempi non erano ancora maturi e l’idea tornò presto in soffitta.
Poco male per il centro nato a Fener, una piccola frazione di Alano di Piave, il 18 gennaio 1950, che ha calcato i parquet della massima serie italiana per quasi trent’anni con le maglie di Varese, Milano e Trieste (arrivano perfino a sfidare il figlio Andrea agli albori della sua avventura cestistica).
Il palmarès di Dino Meneghin è infinito: 12 Scudetti, 7 Coppe dei Campioni, 4 Coppe Intercontinentali, 1 Campionato Europeo e 1 Argento Olimpico, oltre a svariate Coppe Nazionali.
Si ritira a 44 anni dopo una stagione di ritorno all’Olimpia Milano guidata in panchina da quel Mike D’Antoni che è stato suo compagno di mille battaglie nelle mitiche “Scarpette Rosse” guidate da coach Dan Peterson.
La pallacanestro non esce dalla sua vita: commissario FIP, presidente della Federazione, team manager dell’Olimpia e della Nazionale. Il basket italiano non può fare a meno di Dino Meneghin, il più vincente di sempre.
Stefano Villa – reporter cooperator
Ritratti Sportivi di Stefano Villa: DINO MENEGHIN, UN MONUMENTO DEL NOSTRO BASKET
